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Andrea Sabatini, detto anche Andrea da Salerno è un pittore campano cinquecentesco, attivo almeno fino al 1530 nella Napoli aragonese. A Teggiano, nella chiesa di S. Andrea, si può ammirare l’opera più antica attribuita ad Andrea da Salerno, Il Trittico della Madonna col Bambino e Santi, datato 1508.

La rarità delle notizie e di opere databili, rende incerta la ricostruzione di tutta la sua carriera.

Incerta è la data di nascita. Seguendo le sue  tracce documentali ed artistiche gli storici sono arrivati a stimare l’anno di nascita tra il 1489 e il 1490.

Il primo documento rintracciato dagli storici è un contratto del 1510 registrato a Napoli. Qui Andrea da Salerno viene indicato con la qualifica di ‘maestro’.

L’altra traccia utilizzata per stimare la data di nascita del pittore campano è stata l’analisti delle tecniche stilistiche utilizzate dal Sabatini nei suoi dipinti.

La critica dell’opere più antiche attribuite al pittore, scrive di un artista calato nel cinquecento, al passo con tempi, con uno sguardo sul mondo privo di relazioni con la cultura della Napoli aragonese.  Un artista dotato di uno stile personale, cosciente e capace di confrontarsi con la ‘maniera moderna’ dei pittori leonardeschi e di Raffaello.

Il Trittico della Madonna col Bambino e Santi

L’opera più antica attribuita ad Andrea da Salerno è Il Trittico della Madonna col Bambino e Santi, datato 1508 e custodito nella chiesa di S. Andrea a Teggiano.

Il Trittico della Madonna col Bambino e Santi - Trittico di Andrea da Salerno

Chiesa di S. Andrea - dettaglio del Trittico datato 1508

Il dipinto Il Trittico della Madonna col Bambino e Santi esposto nella chiesa di S. Andrea a Teggiano è una straordinaria testimonianza dello stile pittorico d’inizio cinquecento, di cui Andrea da Salerno è stato un’esponente importante.

L’opera ha uno stile unico che mostra un pittore formato sulla pittura di impronta umbra in voga in Italia centrale nei primi decenni del cinquecento.  Nel trittico si vedono le influenze con la pittura del Perugino e soprattutto del Pinturicchio, pittori la cui fama era allora al culmine.

Il trittico su fondo d’oro, raffigura la Madonna col Bambino e Santi. Al centro del trittico, ci sono la Madonna e il bambino. Sant’Antonio con il giglio bianco, simbolo di purezza, è alla sua sinistra. A destra un San Nicola adornato con gli attributi vescovili.

A contraddistinguere il trittico di Andrea da Salerno sono senz’altro la luminosità e la grazia che il Sabatini sa donare ai personaggi che emergono splendenti da un fondo color oro.

Sulla parte alta della tavola è raffigurata, più piccola rispetto ai personaggi principali, la scena dell’annunciazione di Maria. Poco sopra il capo di Sant’Antonio c’è, infatti, la Vergine Annunciata, mentre l’angelo annunciante, è posizionato sul lato opposto.

Ai piedi di San Nicola, sempre in dimensioni ridotte, è presente un personaggio maschile. Si tratta, verosimilmente, del committente, il notaio Giacomo Antonio Caputo il cui nome è riportato nell’iscrizione posizionata ai piedi della vergine.

Sant’Antonio con il giglio bianco

Notaio Giacomo Antonio Caputo

Piccola biografia di Andrea da Salerno.

Alcuni critici attribuiscono la sua formazione al maestro Raimondo Epifanio Tesauro, un pittore di ottima fama della Napoli degli Aragonesi. Del Sabatini sappiamo che rimase incantato nell’ammirare al Duomo di Napoli la Pala dell’Assunta del Vannucci, detto “il Perugino”.  Si narra che si trasferì a Roma proprio per studiare le opere del Perugino. Qui Andrea sarebbe entrato nelle grazie di Raffaello che lo reclutò nel gruppo dei pittori da lui coordinati per la decorazione delle stanze vaticane.

Non si sa se questo racconto sia realmente attendibile, ma l’influenza del Raffaello sulle sue opere è largamente condivisa dalla maggior parte degli studiosi. Nonostante ciò, nelle opere giovanili del Sabatini e nelle prime opere giunte fino a noi, è ben visibile l’influenza che quest’ultimo ha subito dal Perugino e dal Pinturicchio.

L’adesione allo stile pittorico di Raffaello sarebbe, dunque, una scelta della maturità artistica di Andrea da Salerno.

L’attività artistica del Sabatini si è svolta prevalentemente in un’area oggi collocabile tra le provincie di Napoli e Salerno e nel territorio del basso Lazio.

Tutte le opere riprodotte in foto sono di proprietà della Diocesi di Teggiano – Policastro. Tutti i diritti sono riservati ed è vietata ogni forma di riproduzione. Le foto presenti nel portale sono state autorizzate dalla Diocesi di Teggiano – Policastro con autorizzazione del 15.02.2022.

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