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Cappella di Santa Barbara

La storia della piccola Cappella di Santa Barbara

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Piccola e semplice nella sua struttura non è però povera di storia. Si ritiene infatti sia stata chiesa parrocchiale, mentre, la prima traccia documentale che fa ad essa riferimento, risale addirittura a prima dell’anno 1000. Più volte oggetto di restauro, all’inizio del 700 risultava unita alla chiesa di Sant’Andrea.

L’esterno presenta evidenti segni di rimaneggiamento, un piccolo campanile si appoggia sul lato destro della facciata. L’ingresso, che un gradino sopra eleva dal livello del suolo, è privo di portale.

L’interno ha dimensioni molto contenute, il passaggio è assicurato dal corridoio che si apre attraverso due file di banchi disposti ai lati dell’unica piccola navata. Alla fine di questo c’è l’unico altare, al quale si accede mediante un basso gradino.

Una piccola nicchia conserva una statua in muratura, probabilmente cinquecentesca, di Santa Barbara,  bella anche se leggermente tozza nei lineamenti.

La martire di Nicomedia indossa una tunica color arancio ed è fasciata da un manto verde scuro. Regge nella mano destra una torre, che è uno degli attributi iconografici che la tradizione cristiana le riconosce.

Tutte le opere riprodotte in foto sono di proprietà della Diocesi di Teggiano – Policastro. Tutti i diritti sono riservati ed è vietata ogni forma di riproduzione. Le foto presenti nel portale sono state autorizzate dalla Diocesi di Teggiano – Policastro con autorizzazione del 15.02.2022.

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